Breve dissertazione sui falsi: Paul Gauguin
Sebbene i profitti di Paul Gauguin furono assai esegui quando ancora in vita, già negli ultimi anni della sua esistenza e immediatamente dopo la sua morte, il suo stile fu spesso copiato. La contraffazione circa le opere di Gauguin è apparsa nel corso degli anni di ardua individuazione, poiché la matrice fraudolenta si è manifestata su più livelli. La tecnica esecutiva adottata dall’artista non presentava particolari complessità, favorendo così l’intento imitativo. Nelle prime decadi de

Breve dissertazione sui falsi: Claude Monet
Nel 1908, all’età di sessantotto anni l’artista impressionista più importante di tutto il movimento, all’apice del suo successo, non solo era considerato un grande maestro per collezionisti ed investitori, venerato dai contemporanei pittori che ne amarono lo stile, ma fu anche enormemente imitato e contraffatto quando ancora in vita. In questa disamina un'analisi dei casi di falsificazione delle opere di Claude Monet.

Breve dissertazione sui falsi: Vincent Van Gogh
Le problematiche sull’autenticità delle opere di Van Gogh hanno avuto origine sin dai primissimi anni successivi alla sua morte. Nel 1932 il processo contro il mercante Otto Wacker ha rappresentato uno dei casi più controversi in merito alla contraffazione delle opere d'arte del pittore olandese, durante i quali ben 33 dipinti furono dichiarati falsi.

Declinazioni sul Falso: falsi veri e falsi leciti
Il primo assioma assoluto applicabile alla storia dell’arte è che dove esiste un originale, esiste anche il suo corrispettivo falso. I processi di falsificazione hanno visto coinvolti qualsiasi tipologia di bene. Qualsiasi sia il settore che coinvolge l’illecito, il motore propulsore che spinge verso tale operazione è sempre uno: il profitto economico.

Originali e Copie: l'inganno della duplicità
Una delle principali questioni, che desta talvolta non pochi errori in campo artistico, è dato dal fenomeno delle copie. L’informazione approssimativa che dilaga attraverso il web, ha generato ulteriore confusione per tutti coloro, che pur non essendo specialisti del settore, hanno necessità, per diversi motivi, di comprendere meglio le dinamiche del riconoscimento artistico. L’imitazione e la contraffazione esistono da quando l’uomo ha iniziato a produrre le sue prime opere d’arte.

Il fascino del doppio: la Belle Ferronière
Da tale quesito negli anni ‘20 del Novecento nacque una delle controversie legali più affascinanti della storia dell’arte che ha visto come protagonista uno dei capolavori del maestro toscano “La Belle Ferronière” (Olio su tavola di noce, 63 x 45 cm., 1495-1497, Museo del Louvre, Parigi, Inv. 778), in contrapposizione con il suo doppio (Seguace di Leonardo da Vinci, probabile prima del 1750, Olio su tela, 55 x 43,5 cm. , Sotheby’s New York 28 Gennaio 2010, Collezione Privata).

La Madonna del gatto: un modello leonardesco
Il grande genio Leonardo da Vinci (Anchiano, 15 Aprile 1452–Amboise, 2 Maggio 1519) si è spesso cimentato nei suoi studi e disegni in motivi nuovi che non necessariamente hanno poi trovato una realizzazione pittorica, fermandosi in quella fase grafico-esplorativa tipica del suo atteggiamento curioso verso il mondo, fatto di conoscenza creativa manifestata a più livelli. Intorno al 1478-1480 appare per la prima volta nei suoi disegni il motivo di una “Madonna del gatto”.

Dos Fernandos: i Leonardeschi Spagnoli
Tra questi vi è menzionato dalle fonti un “Ferrando Spagnuolo”, pagato secondo i registri dell’epoca, quale pittore e non garzone, durante la commissione leonardesca per l’esecuzione della perduta “Battaglia di Anghiari” della Sala del Gran Consiglio del Palazzo della Signoria di Firenze. L’identificazione di chi effettivamente affiancò Leonardo durante i lavori, non è ancora del tutto definita a causa della scarsità delle fonti documentali e ruota attorno a due nomi, il cui stile strettamente a

Gli artisti al tempo della pandemia: Covid-19 (parte terza)
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Cinquantasei giorni dall'inizio dell’epidemia in Italia. Parafrasando il titolo del celebre romanzo di Gabriel García Márquez “L'amore ai tempi del colera”, ogni aspetto delle nostre esistenze è diventato un “al tempo del Covid-19”, qualcuno forse taccerà di essere poco originali, ma all'interno di quel “tempo” non ben quantificato sono riversati gli spettri delle nostre preoccupazioni: se da sempre il tempo è stato la misura con cui è possibile misurare gli eventi,

Gli Artisti al tempo della pandemia: l'influenza Spagnola (parte seconda)
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Ventiduesimo giorno di lock down italiano. A oggi i paesi colpiti nel mondo sono 113, il Situation Report n. 70 del 30 Marzo 2020 pubblicato dal World Health Organization riporta 693.224 contagi e 33.106 decessi. Dai balconi non si canta più, ma si osserva un più rispettoso silenzio in segno di cordoglio per tutte le vittime da COVID-19, in Italia oramai arrivate a più di 11.000. Il valore del tempo non sarà più lo stesso

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